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27

Giovedì 06.10.2016 – Ore 19.00 – MENS SANA. Global Goal 14 della Agenda dell’Onu 2030: la vita marina e il Golfo di Trieste

LUCIANO LARIVERA S.I. giornalista – LUCA SANCILIO Comandante della Capitaneria di Porto di Trieste
IDA FLORIANA ALEFFI, ALESSANDRO ACQUAVITA, NICOLA BETTOSO Osservatorio Alto Adriatico dell’Arpa FVG

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set
21

Mercoledì 28-9-2016 ore 18.30. P. Gaetano Piccolo SI – “Perdonare l’imperdonabile. La misericordia nel dialogo tra culture”

Mercoledì 28 settembre riprende l’attività del Veritas, con il nuovo programma “Confluenze. Dalla multicultura all’intercultura”, con il  contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

Nel primo incontro sarà ospite p. Gaetano Piccolo SI, docente di filosofia all’Università Gregoriana di Roma, che tratterà il tema “Perdonare l’imperdonabile. La misericordia nel dialogo tra culture”

“Pochi avrebbero immaginato che questo anno giubilare consacrato alla misericordia sarebbe stato funestato da così tanta violenza, al punto da mettere in discussione seriamente la possibilità di essere misericordiosi come il Padre. Quest’ondata di violenza ci ha restituiti all’autentico peso della misericordia, ci ha messi di fronte alla misericordia difficile, salvandoci dalla tentazione di una misericordia a buon mercato.

La violenza che bussa alle porte dell’Occidente, e rivela nel contempo la violenza di cui noi stessi possiamo essere capaci, ci mette davanti a una domanda limite che ha il vantaggio di far emergere il carattere specifico del perdono: ci sono crimini, infatti, che si presentano così atroci ed efferati al punto da essere ritenuti imperdonabili. Ritenere un crimine imperdonabile rivela però che la nostra riflessione si sta muovendo ancora su un piano giuridico e confonde perdonare con assolvere. Il perdono non è l’alternativa alla giustizia e non sottrae il colpevole alla punizione.”

A breve sarà disponibile il pieghevole completo dell’intero  programma annuale.

 

apr
04

06.04.2016 “La guerra del petrolio”

Per il ciclo di conferenze del mercoledì intitolato L’Ombra di Caino vi ricordiamo l’appuntamento di mercoledì 6 aprile 2016 alle ore 18.30 al Centro Veritas in via Monte Cengio 2/1 a – Trieste, con il p. Luciano Larivera S.I.,  che parlerà su: “La guerra del petrolio”. Questa conferenza, per il tema trattato e l’ottica in cui è inserita,  rappresenta una tappa di avvicinamento all’evento MENS SANA del 6 – 7 maggio 2016, creato dai Gesuiti di Trieste.

Abbiamo più petrolio di quando dovremmo utilizzare, come fonte energetica, per rispettare i tetti alle emissioni dei gas serra e, per l’industria chimica, per mettere un freno all’inquinamento. Ma è aumentata la competizione per conquistare una domanda mondiale di petrolio ancora in crescita, anche perché aumentano i consumi per autotrazione dell’India. Questo però produce «distorsioni». Così l’OPEC (l’Arabia Saudita) e la Russia stanno negoziando il blocco agli aumenti produttivi per riconquistare i margini di profitto.

Si osserva inoltre che il crollo del prezzo del petrolio riduce gli investimenti, ingentissimi, in tale settore e nell’intero comparto minerario, con il rischio di improvvisa impennata dei prezzi quando i giacimenti utilizzati si esauriranno. Ma anche le borse dipendono grandemente dal prezzo del petrolio, sotto vari profili. Esso, infatti, è correlato all’andamento delle altre materie prime (anche alimentari) e al cambio del dollaro, con cui è «prezzato» il petrolio. E quindi si collega alla politica monetaria della Federal Reserve e al rischio di deflazione nell’Eurozona. Per di più, i prodotti finanziari, anche «derivati», collegati all’industria petrolifera, sono appetibili per speculazioni, al ribasso e al rialzo, ma anche per diversificare il rischio finanziario dei risparmiatori.

Da decenni i conflitti in Medio Oriente (e oltre) sono collegati allo sfruttamento degli idrocarburi e sul controllo dei territori, dei mari, degli stretti e dei porti da cui transitano gas e petrolio. Le flotte militari proteggono queste rotte, anche dai pirati dell’«oro nero». Lo «Stato islamico», nel 2015, avrebbe ricavato 450 milioni di dollari dal contrabbando di petrolio. In prospettiva, sia lo sfruttamento degli idrocarburi sia il loro trasporto, concertati e pacifici, nel Mar Caspio  ­– quindi nell’Asia Centrale, sul Mar Nero e sulle rotte balcaniche ­­–, nel Mar Cinese Meridionale e nell’Artico, dato il progressivo ritirarsi dei ghiacci, segneranno una tappa essenziale sul livello di sicurezza internazionale.

Le grandi potenze e quelle regionali si giocano una parte rilevante della loro coesione politica interna e dell’influenza internazionale sul controllo dell’offerta e degli approvvigionamenti degli idrocarburi, così come sull’impiego finanziario dei proventi e delle tasse dell’«oro nero» (e di quello «azzurro», il metano) così come sui sussidi agli idrocarburi. Anche le tangenti hanno una voce in capitolo. Ad esempio, gli scandali di corruzione collegati alla società petrolifera Petrobras, oltre alle sue perdite economiche, hanno fatto crollare la fiducia nel Governo brasiliano.

Ma la sfida che attende la famiglia umana, data la crescita demografica ed economica, riguarderà l’accesso e la gestione equa dell’«oro bianco»: l’acqua. Quale fonte energetica si userà per la sua desalinizzazione, depurazione potabilizzazione e trasporto?

Per l’Italia e l’Europa, la sicurezza energetica, non soltanto per rispettare i tetti alle emissioni, è un’opportunità per creare una comune politica estera (o l’opposto), e per rilanciare lo sviluppo industriale in una prospettiva veramente «sostenibile», cioè secondo i criteri anche sociali dell’Agenda 2030 dell’Onu e i dei suoi 17 Sustainable Development Goals  (cfr www.asvis.it/home/46-81/lagenda-globale-per-lo-sviluppo-una-sfida-per-tutto-il-mondo). E non si dimentichi che, per Trieste, il 75% delle 57 milioni di tonnellate di merci movimentate nel 2015 al porto è petrolio; si costruiscono motori marini ecc.

Con l’aiuto di mappe e grafici, il prossimo 6 aprile, si «affrescherà» questo sistema competitivo/conflittuale, sostenibile soltanto per lo stretto tempo necessario a una transizione energetica a fonti energetiche non «clima-alteranti» (cfr www.asvis.it/home/46-372/una-ritardata-transizione-alla-sostenibilita-aumenta-i-rischi-di-crisi-finanziarie-dicono-gli-esperti-europei).

feb
26

IL CINQUE PER MILLE AL VERITAS

Cara amica e caro amico,

nella dichiarazione dei redditi di quest’anno (CU/2016, 730/2016 o UNICO/2016) è possibile scegliere di destinare una quota pari al 5 per 1000 dell’imposta sui redditi (IRPEF). Il Centro Culturale Veritas di Trieste è una delle Associazioni che possono risultarne beneficiarie.

Se frequenti e apprezzi le nostre attività e ritieni che meritino il tuo sostegno, la scelta diretta al Centro Veritas può essere un modo concreto per aiutarci e più che mai una risorsa essenziale per contribuire alla vita del Centro.

Nell’apprestarti alla compilazione della scheda riguardante la tua scelta della destinazione del 5 per 1000, ti invitiamo pertanto a firmare lo spazio in alto a sinistra, quello che riporta la dicitura “Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale e delle associazioni e fondazioni riconosciute che operano nei settori di cui all’art. 10, c. 1, lett a), del D.Lgs. n. 460 del 1997”, e scrivi accuratamente il Codice Fiscale del Veritas che è 90049440325.

Nel farti presente che al sito internet www.agenziaentrate.gov.it trovi le ulteriori informazioni sulla destinazione del 5 per 1000, ti ricordiamo che la tua scelta:
• non sostituisce in alcun modo l’8 per 1000 per le confessioni religiose, che comunque potrai continuare a destinare secondo le tue preferenze;
• non rappresenta in alcun modo una tassa in più, facendo parte della quota dell’IRPEF a tuo carico in base alla dichiarazione dei redditi.

Ti ringraziamo per la preferenza che vorrai accordarci o per ogni altra forma di sostegno con la quale eventualmente vorrai contribuire alla vita del Veritas,

Cordiali saluti

Dario Grison
Presidente

dic
14

2-9-16-23 dicembre 2011: incontri di lectio su “Le vane attese”

Il Centro Veritas per il periodo dell’ Avvento 2011 propone una lettura e una preghiera biblica sul tema de “Le vane attese”.
Gli incontri saranno tenuti, fatta eccezione per il primo – affidato al monaco benedettino Elmar Salmann – dai vari pastori delle chiese sorelle evangeliche della città.

dic
14

Lectio divina guidata da Elmar Salmann

Elmar Salmann ci introduce all’Avvento.

Le tre giornate trascorse al Veritas in compagnia di dom Elmar Salmann, monaco benedettino e docente di teologia sistematica al Pontificio Ateneo Sant’Anselmo di Roma, sono iniziate con la prima delle lectio di Avvento, che quest’anno hanno avuto come filo conduttore il tema delle “vane attese”.

dic
14

3 e 4 dicembre 2011: seminario di approfondimento

Il Centro Veritas organizza tre giornate di intensa spiritualità e riflessione il 2, 3 e 4 dicembre prossimi. Sono anche giornate preziose per incontrare una persona che dedica la sua vita e il suo lavoro teologico a dischiudere nuove possibilità feconde di vivere oggi la fede e l’esperienza cristiana, senza rinunciare ad essere uomini del nostro tempo: dom Elmar Salmann.
dic
14

lectio divina guidata da Ruggero Marchetti

Venerdì 9 dicembre 2011

LECTIO DIVINA
AL CENTRO VERITAS
guidata dal pastore Ruggero Marchetti

“Le vane attese”

Personalmente preferirei parlare al singolare di “attesa vana” o meglio di “vanità dell’attesa”, là dove “vanità” va inteso come la intende il libro dell’Ecclesiaste su cui ritorneremo: quella lieve foschia del mattino che si disperde al sorgere del sole, talmente lieve che non è quasi nulla; fondamentalmente, appunto, “vanità” come nulla. Perciò allora, “nullità dell’attesa”. Credo cioè che il problema consista nel fatto che molti oggi considerano vana ogni attesa di qualcosa, e per questo non aspettano più… non si aspettano niente.

dic
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Quale senso alla fede oggi?

Mercoledì 14 dicembre 2011, alle ore 18.30 presso il Centro Veritas, conferenza: “Quale senso alla fede oggi? ” con Stella Morra (Teologa – Roma). Morra, laureata in pedagogia ad indirizzo sociologico, teologa, docente in vari corsi universitari, animatrice dell’Atrio dei Gentili, collaboratrice dell’A.C.I., è anche per il Veritas, da lungo tempo, una preziosa collaboratrice.
Nell’ormai lontano ciclo del 2005/06 sul tema della paura, intervenne per proporci come “vivere creativamente nell’insicurezza”.

dic
14

Natale con la Chiesa Evangelica

Domenica 18 dicembre, alle ore 16.00, il Centro Veritas celebrerà il Natale con la Chiesa Evangelica Riformata Elvetica, Valdese e Metodista. Sarà una celebrazione “culturale” con scambio di esperienze delle rispettive tradizioni: liturgiche, popolari, canore, gastronomiche, ecc.

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